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Torino Art Gallery - Evento "Artisti a confronto" - Ottobre 2014
MCCS al San Giovanni
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Segnalazione del "Coscienzionismo nell'Arte"
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Festival "Arte Medicina Creatività" seconda edizione
a Vidracco - ottobre 2013 - Articolo di Simone Casu del 22/10/2013

Si è appena svolto a Vidracco (TO) il secondo Festival dedicato alle esperienze di benessere, cura e guarigione dei mali della nostra epoca legati soprattutto al vuoto di senso che stiamo attraversando.
E sintomatico come oggi ciò che da sempre ha dato benessere alle persone venga suffissato in terapia. Non mi sorprenderebbe che in un momento sorgessero il saluto-terapia, l’abbraccio-terapia o l’amico-terapia. Al di là del chiaro intento dei tanti di fare della propria attività una fonte di reddito facendola rientrare nei trattamenti terapeutici, il fenomeno è sintomatico rispetto alla percezione della nostra società consumistica occidentale: siamo tutti malati!
Una malattia psicologica o, potremo dire, di quello spirito umano così intaccato dal materialismo braminico del profitto che ci ha portato a vivere con forti ansie per il futuro e stress da produzione in cui regna un vuoto di senso che solitamente compensiamo con diversi tipi di fuga di cui il più gettonato è riempirsi di oggetti o ricercare nella conservazione delle vecchie credenze un’ancora di salvezza, che non fanno altro che alimentare il nostro malessere anziché appianarlo.
Non sorprende, infatti, che molti degli organizzatori come il Coscenzionismo, la Comunità di Damanhur, l’Istituto Estetra, AEDO Arterapia si occupino da anni di etica e ricerca spirituale e chiaramente delle arti in tutte le loro forme espressive.
Dai numerosi interventi e workshop, totalmente gratuiti e aperti a tutti, è risultato evidente come oggi si assista al fallimento dei caposaldi dei vecchi paradigmi della società industriale e post-industriale di cui il corrispettivo medico è la farmacologia allopatica.
La medicina, i medici, le aziende ospedaliere sempre più integrano l’arte alle loro terapie, soprattutto laddove i mali che si cerca di curare sono sottili e riguardano la psiche, le relazioni interpersonali, l’adattamento sociale, ecc. tutti malesseri che sembrano comunicarci la necessità di un cambiamento globale e radicale delle nostre società e stili di vita.
Il successo delle arti affiancate o in sostituzione delle terapie tradizionali si deve al fatto che molte malattie del corpo in realtà partono da uno stile di vita, da valori e credenze fondamentalmente contradditori e violenti. L’arte in questo senso permette una riconquista di se stessi nel vivere quel mondo interiore così necessario e ricco di significati a cui troppo spesso ci troviamo a rinunciare. Sono i significati di questa umanità che si esprime e si sviluppa nell’arte che ci curano, e se il male peggiore è la nostra disumanizzazione la cura non può che essere un’umanizzazione crescente, dove ciò che siamo e come siamo torna grazie all’arte ad affacciarsi al mondo e a dotare nuovamente di senso la nostra vita.
Non che l’arte si portatrice di senso, ma è un mezzo che può, se condotta con professionalità e competenza, ricondurre noi tutti e non solo i malati patologici, a riscoprire e sviluppare quella bellezza che già ci appartiene, come evidenziavano diversi relatori come Umberto Sardi, direttore artistico del festival, e Patrizio Spinelli dell’Università della Bellezza.
L’arte nella sua specifica funzione di strumento per ricondurre l’essere umano a se stesso, si sta rivelando incredibilmente efficace per la cura di moltissime patologie psichiatriche, squilibri metabolici ed energetici, disagi sociali e di quel malessere dato dal vuoto di senso della nostra società.
Nei tre giorni dedicati al festival, 11-12-13 ottobre, si sono succeduti in contemporanea in tre spazi messi a disposizione del comune di Vidracco e delle Comunità di Damanhûr, conferenze, testimonianze, presentazione di libri, documentari, workshop e, fiore all’occhiello, l’iniziativa Artisti in Passerella curata dal critico d’arte Paola Simona Tesio.
Artisti in Passerella, come illustra l’ideatore dell’iniziativa Umberto Sardi, coinvolge attivamente tutti gli artisti che hanno partecipato al I Concorso Internazionale di Pittura e Scultura indetto in occasione del Festival, li coinvolge non solo mostrando se stessi al fianco della loro opera, ma anche a “curare” con la propria testimonianza il mondo dai suoi tanti mali. Sì, è stata un’operazione quasi terapeutica ascoltare e vedere come noi del pubblico siamo stati riempiti di doni sinceri e spontanei, di puro amore a passione non solo per l’arte ma, in tantissimi interventi degli artisti, per l’umanità e la sua capacità di dare significato e sacralità alla vita e alle cose del mondo. E non poteva essere altrimenti perché nel festival su Arte Medicina Creatività non solo si sono espressi i valori e i significati che nascono dall’amabile cura di questa società malata, ma si sono manifestati nell’umanità e apertura di tutti gli operatori che vi hanno partecipato, mostrando una coerenza tra i temi trattati e il loro esempio vivente, uno tra i tanti quello di aver partecipato tutti come volontari.
È grazie a questi momenti d’incontro che si sperimenta la capacità di dare una risposta concreta, e di indescrivibile bellezza etica, dei tanti operatori artistici, culturali e medici che si sono presi a cuore il benessere del nostro pianeta e delle nostre genti.
Grazie a tutti per ciò che avete donato generosamente in questi giorni a tutti i partecipanti.
Simone Casu
l'articolo dal sito Pressenza ---> http://www.pressenza.com/it/2013/10/arte-medicina-creativita/
E sintomatico come oggi ciò che da sempre ha dato benessere alle persone venga suffissato in terapia. Non mi sorprenderebbe che in un momento sorgessero il saluto-terapia, l’abbraccio-terapia o l’amico-terapia. Al di là del chiaro intento dei tanti di fare della propria attività una fonte di reddito facendola rientrare nei trattamenti terapeutici, il fenomeno è sintomatico rispetto alla percezione della nostra società consumistica occidentale: siamo tutti malati!
Una malattia psicologica o, potremo dire, di quello spirito umano così intaccato dal materialismo braminico del profitto che ci ha portato a vivere con forti ansie per il futuro e stress da produzione in cui regna un vuoto di senso che solitamente compensiamo con diversi tipi di fuga di cui il più gettonato è riempirsi di oggetti o ricercare nella conservazione delle vecchie credenze un’ancora di salvezza, che non fanno altro che alimentare il nostro malessere anziché appianarlo.
Non sorprende, infatti, che molti degli organizzatori come il Coscenzionismo, la Comunità di Damanhur, l’Istituto Estetra, AEDO Arterapia si occupino da anni di etica e ricerca spirituale e chiaramente delle arti in tutte le loro forme espressive.
Dai numerosi interventi e workshop, totalmente gratuiti e aperti a tutti, è risultato evidente come oggi si assista al fallimento dei caposaldi dei vecchi paradigmi della società industriale e post-industriale di cui il corrispettivo medico è la farmacologia allopatica.
La medicina, i medici, le aziende ospedaliere sempre più integrano l’arte alle loro terapie, soprattutto laddove i mali che si cerca di curare sono sottili e riguardano la psiche, le relazioni interpersonali, l’adattamento sociale, ecc. tutti malesseri che sembrano comunicarci la necessità di un cambiamento globale e radicale delle nostre società e stili di vita.
Il successo delle arti affiancate o in sostituzione delle terapie tradizionali si deve al fatto che molte malattie del corpo in realtà partono da uno stile di vita, da valori e credenze fondamentalmente contradditori e violenti. L’arte in questo senso permette una riconquista di se stessi nel vivere quel mondo interiore così necessario e ricco di significati a cui troppo spesso ci troviamo a rinunciare. Sono i significati di questa umanità che si esprime e si sviluppa nell’arte che ci curano, e se il male peggiore è la nostra disumanizzazione la cura non può che essere un’umanizzazione crescente, dove ciò che siamo e come siamo torna grazie all’arte ad affacciarsi al mondo e a dotare nuovamente di senso la nostra vita.
Non che l’arte si portatrice di senso, ma è un mezzo che può, se condotta con professionalità e competenza, ricondurre noi tutti e non solo i malati patologici, a riscoprire e sviluppare quella bellezza che già ci appartiene, come evidenziavano diversi relatori come Umberto Sardi, direttore artistico del festival, e Patrizio Spinelli dell’Università della Bellezza.
L’arte nella sua specifica funzione di strumento per ricondurre l’essere umano a se stesso, si sta rivelando incredibilmente efficace per la cura di moltissime patologie psichiatriche, squilibri metabolici ed energetici, disagi sociali e di quel malessere dato dal vuoto di senso della nostra società.
Nei tre giorni dedicati al festival, 11-12-13 ottobre, si sono succeduti in contemporanea in tre spazi messi a disposizione del comune di Vidracco e delle Comunità di Damanhûr, conferenze, testimonianze, presentazione di libri, documentari, workshop e, fiore all’occhiello, l’iniziativa Artisti in Passerella curata dal critico d’arte Paola Simona Tesio.
Artisti in Passerella, come illustra l’ideatore dell’iniziativa Umberto Sardi, coinvolge attivamente tutti gli artisti che hanno partecipato al I Concorso Internazionale di Pittura e Scultura indetto in occasione del Festival, li coinvolge non solo mostrando se stessi al fianco della loro opera, ma anche a “curare” con la propria testimonianza il mondo dai suoi tanti mali. Sì, è stata un’operazione quasi terapeutica ascoltare e vedere come noi del pubblico siamo stati riempiti di doni sinceri e spontanei, di puro amore a passione non solo per l’arte ma, in tantissimi interventi degli artisti, per l’umanità e la sua capacità di dare significato e sacralità alla vita e alle cose del mondo. E non poteva essere altrimenti perché nel festival su Arte Medicina Creatività non solo si sono espressi i valori e i significati che nascono dall’amabile cura di questa società malata, ma si sono manifestati nell’umanità e apertura di tutti gli operatori che vi hanno partecipato, mostrando una coerenza tra i temi trattati e il loro esempio vivente, uno tra i tanti quello di aver partecipato tutti come volontari.
È grazie a questi momenti d’incontro che si sperimenta la capacità di dare una risposta concreta, e di indescrivibile bellezza etica, dei tanti operatori artistici, culturali e medici che si sono presi a cuore il benessere del nostro pianeta e delle nostre genti.
Grazie a tutti per ciò che avete donato generosamente in questi giorni a tutti i partecipanti.
Simone Casu
l'articolo dal sito Pressenza ---> http://www.pressenza.com/it/2013/10/arte-medicina-creativita/
Video intervista a Umberto Sardi
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di Roberto Curione
http://www.arteglobale.it/zoom_evento9584.aspx |
In questa nostra epoca in bilico in cui esiste l'urgente necessità di vivere con reale e concreta partecipazione portando ognuno contributi alla società da qualsiasi campo si operi, esiste uno spontaneo fermento coscienzionista che è vitale e diffuso in tutto il mondo.
Nel caso del messaggio italiano, esso arriva da moltissime menti risvegliate che divulgano a livello personale questo cambiamento di rotta interiore, ed inoltre dalla proposta del Coscienzionismo nell'Arte - libero movimento artistico e riferimento per l'arte di "Coscienze in Rete"- che intende proporre all' "uomo nuovo" e al creativo che si ritiene un'artista coscienzionista, di modificare e partecipare agli aspetti di ecosostenibilità e di coesione umana anche tramite l’arte, con propositi che mirano all'attivazione di una nuova reale presa di coscienza umana, spirituale ed ambientale; un risveglio nella vita quotidiana individuale e nel settore artistico per la partecipazione sociale e di valori . L'arte non deve essere condizionata da esigenze economiche, pubblicitarie, della politica, del mercato, non deve essere vissuta e lasciata in quella che è la sua solitudine creativa, al contrario dovrebbe essere sostenuta e portata a ricoprire un ruolo centrale nella nostra società per divenire, uscendo dal suo egocentrismo di produzione estetica, un traino verso una maggiore coscienza e partecipazione sociale, verso una più intensa spiritualità , verso scelte e proposte ecosostenibili. Spiritualità, perché oggi è arrivato il momento di far conciliare la tradizione spirituale con il progresso tecnologico ed il pensiero scientifico, il momento di ispirare gli animi e le menti ad aprirsi nuovamente a quel " dare un senso " da restituire alla vita. Coesione umana, perché la creatività e la cultura siano messe al servizio della solidarietà, della difesa di diritti , della pace, di un mondo migliore, più giusto e rispettoso delle differenze e della diversità culturale,. Eco-sostenibilità, perché le realizzazioni artistiche possano sottolineare l'urgenza climatica e diventare parte attiva del risanamento. E' necessario portare l'arte ad assumerne il ruolo di canale di positività e crescita, suggeritore di amore per l'umanità, di un messaggio che stimoli a questo diverso rinnovamento spirituale, umano ed ambientale. Questo è possibile, secondo il Coscienzionismo nell'Arte, attraverso una “COSCIENZA ATTIVA” ovvero una "PRESA DI COSCIENZA" delle problematiche che ci circondano collegandosi nello stesso tempo con la propria spiritualità, lavorando sulla propria evoluzione interiore nonché utilizzando e diffondendo il benessere generato dall'arteterapia, per la guarigione umana, personale, collettiva e ambientale, per la bellezza da riconoscere e restituire al mondo, per valori alti da recuperare e divulgare. L'artista coscienzionista, veicolo di rinnovamento e progresso. "..operare con la nostra coscienza e riflettere la realizzazione delle nostre qualità per ridistribuirle nel mondo." www.coscienzionismonellarte.net Gabriella Mangini ![]()
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"Coscienzionismo ? Una nuova ottica per fare arte"
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"Attiva Coscienza"
Debutto in Italia del Coscienzionismo nell'Arte
Torino 14 Maggio 2011

Torino - Art Gallery - 14 Maggio 2011
Dopo il debutto a Parigi nel mese di dicembre 2010,
Umberto Sardi , coadiuvato dall'artista e umanista italo-francese Giacomo Miceli,
presenteranno il
" Coscienzionismo nell' Arte"
e "Attiva Coscienza" , un'arte per l'uomo e per il pianeta
DEBUTTO in Italia
vernissage e performance
" Art Gallery "
di Vito Tibollo
Via Vanchiglia 6/
Vernissage Sabato 14 Maggio ore 18
Esposizione fino al 3 Giugno 2011
Dopo il debutto a Parigi nel mese di dicembre 2010,
Umberto Sardi , coadiuvato dall'artista e umanista italo-francese Giacomo Miceli,
presenteranno il
" Coscienzionismo nell' Arte"
e "Attiva Coscienza" , un'arte per l'uomo e per il pianeta
DEBUTTO in Italia
vernissage e performance
" Art Gallery "
di Vito Tibollo
Via Vanchiglia 6/
Vernissage Sabato 14 Maggio ore 18
Esposizione fino al 3 Giugno 2011

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